sabato 7 marzo 2015

Orizzonte48: IL "CHIEF" DEGLI EUFEMISMI, IL QE ("TRASGRESSIVO")...


IL QE ("TRASGRESSIVO")...





Orizzonte48: IL "CHIEF" DEGLI EUFEMISMI, IL QE ("TRASGRESSIVO")...:   1. In questi giorni sta avviandosi il QE €uro-style . In Italia, si stanno già vendendo la pelle dell'orso con grande enfasi ...





da Orizzonte48 di Luciano Barra Caracciolo



TANZANIA e TRILATERAL⁉️




GUARDA COME LE ELITE SI DIVERTONO. IN TANZANIA COMANDA LA TRILATERAL COMMISSION!!




Il Governo della Tanzania si sta rimangiando l'impegno preso con i Masai: qui sotto il loro appello per  email dello scorso anno.



Cari amici,

Siamo gli anziani dei Masai della Tanzania, una delle più antiche tribù dell'Africa. Il governo ha appena annunciato di voler cacciare migliaia delle nostre famiglie dalle nostre terre per permettere a ricchi turisti di usarle per la caccia a leoni e leopardi. Gli sgomberi inizieranno immediatamente.

L'anno scorso, quando per la prima volta è stato rivelato a tutto il mondo questo piano, quasi un milione di cittadini del mondo si è fatto sentire per aiutarci. L’attenzione e la bufera mediatica che si è scatenata hanno costretto il governo a fare marcia indietro, facendo guadagnare mesi preziosi. Ma il Presidente ha aspettato che l'attenzione internazionale scemasse e ora ha fatto ripartire il piano per sottrarci la nostra terra. Abbiamo urgentemente bisogno del vostro aiuto.

Al Presidente Kikwete forse non interessa di noi, ma ha mostrato che risponde alla pressione globale: quella di tutti voi! Vi chiediamo di stare al nostro fianco per proteggere la nostra terra, la nostra gente e gli animali più incredibili di questo nostro pianeta e di far sapere a tutti cosa sta accadendo prima che sia troppo tardi.

La nostra gente ha vissuto per secoli grazie ai frutti delle nostre terre in Tanzania e in Kenya. Le nostre comunità rispettano gli animali e proteggono e conservano questo delicato ecosistema. Ma, da anni il governo cerca di trarne profitto dando la possibilità a ricchi principi Occidentali e re del Medio Oriente di venire nella nostra terra a uccidere. Nel 2009, quando hanno cercato di sgomberare le nostre terre per fare spazio a queste battute di caccia, abbiamo resistito e centinaia di noi sono stati arrestati e picchiati. L'anno scorso, ricchi principi hanno addirittura sparato agli uccelli dagli elicotteri. Si tratta di uccisioni insensate e contro ogni principio della nostra cultura.
Ora il governo ha annunciato che sgombererà un'enorme parte della nostra terra a Loliondo per fare spazio a quello che sostiene sarà un corridoio di natura selvaggia anche se molti sospettano che sia solo un trucco per concederla a una azienda straniera di caccia e che cerca solo un modo per concedere ai RICCHI TURISTI di sparare a questi incredibili animali. Il governo sostiene che questa nuova soluzione viene incontro alle nostre esigenze, ma in realtà avrà degli effetti disastrosi sullo stile di vita della nostra gente. In migliaia saremo sradicati dalle nostre vite, perdendo talvolta le nostre case, talvolta la terra in cui i nostri animali pascolano, e spesso entrambe le cose.
Il Presidente Kikwete sa bene che molti turisti in Tanzania riterrebbero una tale decisione molto discutibile, ed essendo il turismo una fonte fondamentale di entrate per lo Stato e non vuole che questo diventi un enorme disastro per l'immagine del paese.
Questo esproprio di terra vorrebbe dire la fine per i Masai di questa parte della Tanzania, e in molti nella nostra comunità hanno già detto che preferirebbero morire che essere costretti a lasciare le loro case.




giovedì 5 marzo 2015

Chiediamo che: NON SI INCHINI AGLI INTERESSI DELLA FINANZA

 LETTERA AL PDR MATTARELLA


Pubblico, con l’auspicio che il nuovo Presidente della Repubblica possa riscontrare, la lettera degli Avv.ti Marco Mori e Giuseppe Palma.  Al Presidente Mattarella chuediamo che non si inchini agli interessi della finanza e ripristini la piena legalità Costituzionale.

La missiva è stata inviata a mezzo raccomandata a/r in data odierna e si trascrive in integrale:


Milano, lì 02 marzo 2015

Egregio Sig.

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Sergio MATTARELLA

c/o Palazzo del Quirinale

Piazza del Quirinale

00186 Roma

Lettera raccomandata a/r

Oggetto: Come i Trattati dell’UE, le cessioni di sovranità e l’Euro hanno palesemente tradito la nostra bellissima Costituzione, costata milioni di morti.

Egregio sig. Presidente della Repubblica,

anzitutto ci scusi per il disturbo, e tantissimi auguri per la Sua elezione a Capo dello Stato.

Scriviamo la presente per segnalarLe come i Trattati dell’UE, le cessioni di sovranità e l’Euro hanno palesemente tradito la nostra Costituzione – costata milioni di morti – sulla quale Lei ha prestato giuramento dinanzi al Parlamento riunito in seduta comune.

Il nostro lavoro è svolto con metodo scientifico, quindi non rientra nella cornice dell’espressione del libero pensiero, bensì nello spazio – molto più ampio e senza cornice – della libera ricerca scientifica non accademica.

Le inviamo la presente sottoscritta da entrambi, ma non siamo uno studio associato. Siamo due pacifici “carbonari” della DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE, quindi “partigiani” dei Principi Fondamentali e della Parte I della Costituzione.

La prima parte della presente lettera è scritta dall’Avv. Giuseppe Palma, mentre la seconda dall’Avv. Marco Mori:

Prima parte, a cura dell’Avv. Giuseppe PALMA:

Egregio Sig. Presidente,

è mio desiderio portare alla Sua cortese attenzione quelli che sono i gravissimi aspetti di criticità del rapporto tra i Trattati europei e la nostra Costituzione.

Non è mia intenzione né annoiarLa né farLe perdere del tempo, ma è necessario che io Le espliciti quanto meno alcuni dei principali aspetti di criticità.

La mia passione per il Diritto costituzionale mi ha spinto a pubblicare diversi scritti, tra i quali una monografia riguardante un personale progetto di riforma alla Parte Seconda della Costituzione, un articolo avente ad oggetto un personale progetto di riforma della legge elettorale, oltre ad un pamphlet attraverso il quale ho approfondito – facendo ricorso al cosiddetto metodo scientifico – il rapporto tra i Trattati dell’UE e la nostra bellissima Costituzione.

A tal proposito appare evidente, sig. Presidente, come i Trattati europei (e da ultimo il cosiddetto Trattato di Lisbona) abbiano sostanzialmente esautorato la nostra Costituzione, rendendo quest’ultima del tutto secondaria rispetto alla forza dei Trattati.

Nello specifico, limitandomi ad argomentare uno solo dei principali aspetti di criticità del rapporto di cui sopra, vorrei richiamare la Sua attenzione in merito alla cosiddetta funzione legislativa, la quale, a seguito della Rivoluzione francese, è sempre stata “consegnata” ad un’Assemblea eletta dal popolo, prima con criteri di censo e successivamente a suffragio universale e diretto (e quante persone sono morte per questo!).

Secondo quanto previsto dai Trattati europei, la funzione legislativa è esercitata – nella sostanza – dal duo Commissione europea/Consiglio dell’Unione Europea. In pratica la Commissione – che esercita il potere esecutivo – ha anche la titolarità dell’iniziativa legislativa, cioè sottopone sia al Consiglio dell’UE che al Parlamento europeo le proprie proposte degli atti giuridici da adottare e, nella sostanza, il Consiglio adotta l’atto uniformando quasi sempre la sua posizione alla proposta della Commissione. Nella realtà, infatti, benché sia formalmente prevista una procedura legislativa consistente nell’adozione congiunta dell’atto da parte di Consiglio e Parlamento (che in passato era chiamata “procedura di codecisione”), quest’ultimo (cioè il Parlamento) è di fatto esautorato da quella che dovrebbe essere la sua “funzione naturale”, cioè l’esercizio della potestà legislativa (fare le leggi). L’aspetto drammatico è quello che sono morte milioni di persone perché si giungesse alla conquista del sacrosanto principio democratico che a fare le leggi fosse esclusivamente un’assemblea eletta direttamente dal popolo ed esercitante la sovranità popolare, ma, con l’avvento dell’Unione Europea, tale principio è stato quasi del tutto calpestato e tradito. La conquista democratica del binomio inscindibile “Parlamento eletto – Legge” ha quindi avuto attuazione attraverso le disposizioni contenute in ciascuna delle Costituzioni nazionali degli Stati membri dell’Unione, ma i Trattati dell’UE (per ultimo il cosiddetto Trattato di Lisbona) ne hanno – non solo sostanzialmente – evirato l’essenza! Il Consiglio dell’Unione Europea, infatti, è composto dai ministri di ciascuno degli Stati membri che il popolo non ha scelto direttamente (e che il più delle volte neppure conosce), e stesso discorso dicasi anche per la Commissione, un organismo potentissimo i cui membri non sono eletti da nessuno e che è composto – nonostante una modifica intervenuta in tal senso con il Trattato di Lisbona – da un cittadino per ciascuno Stato membro in rappresentanza dello Stato medesimo.

Riassumendo questi concetti, è bene ricordare che la Commissione europea (esercitante sia il potere esecutivo che l’iniziativa legislativa) e il Consiglio dell’UE (esercitante la funzione legislativa), essendo entrambi composti da membri non eletti dai cittadini, sono quasi totalmente immuni dagli eventuali “scossoni” scaturenti dai processi elettorali. In tutto questo, che ruolo ha il Parlamento? Pur essendo l’unica Istituzione europea eletta direttamente dal popolo, e quindi alla quale sarebbe dovuta legittimamente spettare – come ci insegnano le conquiste democratiche costate milioni di morti – l’esercizio esclusivo della funzione legislativa, svolge sostanzialmente il ruolo di “assistente” alle decisioni del duo Commissione – Consiglio! Per di più, considerato che i due grandi partiti europei sono il PSE (Partito del Socialismo Europeo) e il PPE (Partito Popolare Europeo), in Parlamento v’è e vi sarà sempre la maggioranza assoluta per non bloccare le decisioni della “premiata ditta” Commissione – Consiglio!

E non è finita qui: mentre la nostra Costituzione prevede che il Governo (al quale è affidato sia l’esercizio della funzione esecutiva che l’iniziativa legislativa) debba godere necessariamente della fiducia del Parlamento (altrimenti non può esercitare a pieno le sue funzioni ed è addirittura obbligato a dimettersi), in Europa non è così! Il Parlamento europeo, nella sostanza, non vota e non revoca la fiducia alla Commissione (e neppure al Consiglio), quindi la Commissione esercita la funzione esecutiva e l’iniziativa legislativa unicamente per volere di coloro che hanno scritto i Trattati e senza alcun controllo – neppure indiretto – da parte dei rappresentanti del popolo. Può sembrare una barzelletta, ma è esattamente la realtà! Il Parlamento europeo ha solo il diritto di eleggere (a maggioranza dei suoi membri) il Presidente della Commissione europea e, successivamente, di esprimere un “voto di approvazione” nei confronti della Commissione, voto che – da un punto di vista tecnico – non equivale affatto al voto di fiducia così come previsto dal nostro ordinamento costituzionale. Per quanto riguarda, invece, il voto di sfiducia, i Trattati prevedono una “mozione di censura” che, nella pratica, è volutamente inattuabile!

E’ pur vero che – nella forma – i Trattati europei (quindi da ultimo il Trattato di Lisbona) assegnano a Consiglio e Parlamento l’esercizio congiunto della funzione legislativa, ma è altrettanto vero che – nella sostanza – il Parlamento europeo non esercita a pieno la funzione legislativa come invece avviene per tutte le assemblee legislative di ciascuno degli Stati membri. Il Parlamento europeo ha – di fatto – un misero ruolo di “compartecipe” o – come piace definirlo a me – di “notaio in differita”. A questo punto, visto che gli atti legislativi dell’UE (quantomeno il Regolamento) prevalgono sugli atti legislativi dei Parlamenti nazionali, non si può nascondere che la procedura di adozione dei primi è sicuramente di gran lunga meno democratica (e quindi meno garantista nei confronti delle minoranze) della procedura di adozione dei secondi. Delle due l’una: o chi ha scritto i Trattati era un ignorante, cosa che escludo a priori, oppure è stato portato a compimento un pianificato tradimento (per non dire di peggio) nei confronti dei principi democratici frutto di due Secoli di guerre, rivoluzioni, morti e distruzione.

Con il mio ultimo pamphlet di cui Le faccio omaggio odiernamente (“IL MALE ASSOLUTO. Dallo Stato di Diritto alla modernità Restauratrice. L’incompatibilità tra Costituzione e Trattati dell’UE. Aspetti di criticità dell’Euro” – Editrice GDS, seconda edizione febbraio 2015, prima edizione ottobre 2014), ho analizzato tutte e quattro le fasi della procedura ordinaria di adozione degli atti giuridici europei, i quali si pongono su di un livello superiore – nella scala gerarchica delle Fonti del diritto – rispetto alle leggi ordinarie approvate dai Parlamenti nazionali, e questo vuol dire che, quando si verifica un contrasto tra un Regolamento dell’UE ed una legge ordinaria approvata ad esempio dal Parlamento italiano, tra i due atti prevale il Regolamento comunitario, con la conseguente disapplicazione della norma di diritto interno, la quale è invece stata approvata con procedure democratiche e a garanzia delle minoranze dettagliatamente stabilite dalla nostra Costituzione, procedure che sono costate milioni e milioni di morti.

Ciò detto, le Costituzioni degli Stati membri – benché formalmente ancora in vigore -, sono state sostanzialmente esautorate a vantaggio di un sistema del tutto antidemocratico e oligarchico!

E che dire, sig. Presidente, della sottoscrizione, dell’autorizzazione alla ratifica e della successiva ratifica formale del cosiddetto Fiscal Compact? Un Trattato intergovernativo che, nella sostanza, supera definitivamente alcuni principi supremi della nostra Costituzione.

E che dire, a proposito del Fiscal Compact, della vile costituzionalizzazione del vincolo del pareggio di bilancio (art. 81 Cost.)? Un vero e proprio attentato nei confronti dell’art. 1 co. I della Costituzione, il quale, fondando la Repubblica sul lavoro, ammette esplicitamente la possibilità di indebitamento dello Stato al fine di creare piena occupazione.

E che dire ancora, sig. Presidente, di questa moneta unica? Abbiamo ceduto la nostra sovranità monetaria costringendoci – per fare spesa pubblica – a tassare i cittadini oppure ad andarci a prendere in prestito la moneta dai mercati dei capitali privati, ai quali dobbiamo restituirla gravata dagli interessi (andandola a prendere sempre dalle tasche dei cittadini ed estinguendo lo Stato sociale), interessi che ci mettono in competizione con gli altri 18 Stati dell’eurozona. E che dire della fissazione dei tassi di cambio irrevocabili tra le monete nazionali e l’Euro? Tale abominio mette ciascuno degli Stati membri della zona euro nelle condizioni di non poter “aggiustare” il cambio in situazioni di recessione, il tutto a scapito dei salari: in pratica, non potendo più sfruttare la leva della svalutazione monetaria, l’unico modo per essere competitivi è quello di svalutare i salari! E il cosiddetto Jobs Act va proprio in questa direzione!

Se tutto questo non è un crimine, allora che cos’è?

Ma tutto questo Lei lo sa già sig. Presidente, quindi Le chiedo di intervenire e di “denunciare” le gravissime storture del sistema appena argomentate. Il tutto per Amore della nostra bellissima Costituzione sulla quale Lei ha prestato giuramento.

Mi sono dilungato troppo.

I temi che ho sommariamente argomentato nella presente lettera li troverà all’interno del libro di cui odiernamente Le faccio omaggio.

Le rivolgo un appello con tutto il cuore sig. Presidente:

RISTABILISCA LA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE!

Un cordiale saluto e W l’Italia!

Avv. Giuseppe Palma

Seconda parte, a cura dell’Avv. Marco MORI:

Egregio Sig. Presidente,

lo stato della democrazia nel nostro paese è arrivato ad un livello di deterioramento drammatico. Lo scrivente è tra gli Avvocati che va oltre il mero ragionamento dell’incompatibilità tra Trattati e Costituzione in quanto vedo l’esecuzione di un preciso disegno criminoso nel costrutto della moneta denominata Euro.

Nello specifico i criteri di stabilità e convergenza imposti fin dal protocollo n. 12 allegato al Tratatto di Maastricht, assieme alla cessione della sovranità monetaria, sono ben più che una mera violazione degli artt. 1 ed 11 Cost. che, come a Lei noto, consentono unicamente a limitazioni della sovranità e mai, alle purtroppo invocate, cessioni. Limitazioni che peraltro devono avvenire in condizioni di reciprocità ed al preciso fine di assicurare la pace e la giustizia tra i popoli, scopo a cui è estraneo un Trattato di libero scambio commerciale fondato sulla competitività tra nazioni, dunque sulla lotta, anche aspra, tra le stesse. Tali accordi invece dovrebbero basarsi sugli inderogabili doveri di solidarietà, politica, economica e sociale previsti dalla nostra Carta.

Ma veniamo al dunque. L’art. 241 c.p. punisce chiunque: “compia atti violenti diretti ed idonei a sottoporre il territorio dello Stato (omissis…) alla sovranità di uno Stato straniero, ovvero a menomare l’indipendenza o l’unità dello Stato”. Non serve che mi dilunghi ad elencare le norme che dimostrano come la nostra sovranità sia stata radicalmente ceduta (in materia economica e monetaria) e quelle che provano come l’indipendenza del nostro paese non esista più. Basta semplicemente rammentare il fatto che le politiche monetarie sono decise dal SEBC (sistema europeo delle banche centrali) organo codificato come indipendente e che dunque, per definizione, rende la Repubblica dipendente da esso così violando palesemente anche l’art. 47 Cost.

Tale norma, nell’imporre la tutela del risparmio (ottenibile matematicamente con il deficit di bilancio ovvero lasciando nelle tasche dei cittadini più denaro di quanto se ne toglie con le tasse), dispone che sia la Repubblica a “disciplinare, coordinare e controllare il credito”. La fattispecie delittuosa, dopo la riforma del 2006, prevede la “violenza” come elemento necessario della condotta materiale del reato. Ebbene il protocollo n. 12 di cui accennavo ha imposto all’Italia una serie record di avanzi primari in violazione del suddetto art. 47 Cost. (si è tassato più di quanto speso) che hanno distrutto la nostra economia e ciò è avvenuto con una precisa volontà che è stata esternata da Mario Monti in persona.

Le riporto la dichiarazione senza ulteriori commenti posto che è, inequivocabilmente, di natura confessoria. La cooptazione della volontà dei popoli è pacificamente un atto di violenza: “Io ho una distorsione che riguarda l’Europa ed è una distorsione positiva, anche l’Europa, non dobbiamo sorprenderci che l’Europa abbia bisogno di crisi e di GRAVI crisi per fare passi avanti. I passi avanti dell’Europa sono per definizione cessioni di parti delle sovranità nazionali a un livello comunitario . E’ chiaro che il potere politico, ma anche il senso di appartenenza dei cittadini, ad una collettività nazionale possono essere pronti a queste cessioni solo quando il costo politico e psicologico di non farle diventa superiore al costo del farle perché c’è una crisi in atto visibile conclamata. Certamente occorrono delle autorità di enforcement (n.d.s. costrizione traducendo in Italiano) rispettate che si facciano rispettare che siano indipendenti e che abbiano risorse e mezzi adeguati oggi abbiamo in Europa troppi Governi che si dicono liberali e che come prima cosa hanno cercato di attenuare la portata la capacità di azione le risorse l’indipendenza delle autorità che si sposano necessariamente al mercato in un’economia anche solo liberale”.

L’art. 243 c.p. invece punisce chiunque “tiene intelligenze con lo straniero affinché uno Stato estero (omissis…) compia atti ostililità contro lo Stato italiano”. L’atto di intelligenza è semplicemente un accordo, i Trattati dunque vi rientrano pienamente. L’atto per definizione più ostile verso uno Stato è la menomazione del suo potere d’imperio, la cancellazione della sua personalità giuridica. Una volta uno Stato veniva privato della sovranità con le armi, oggi lo si fa con un Trattato che impone vincoli di natura economica. Nulla cambia, gli effetti sono analoghi.

Il Trattato è un atto ostile che ha cancellato la nostra personalità giuridica in materia monetaria ed economica, la sua stipula è pertanto un evidente reato. L’Italia è diventata una colonia e risponde ad ordini provenienti dall’UE attraverso quello che il Pres. Luciano Barra Caracciolo ha ben identificato come un vero “vincolo esterno”.

Illustre Presidente, nutro una grande speranza nelle Sue competenze giuridiche, d’altronde la Sua carriera parla per Lei. Dunque ritengo che disponga dei mezzi culturali necessari a consentirLe di superare il condizionamento mediatico a cui tutti siamo sottoposti per giungere all’unica conclusione possibile: la sovranità fa parte dei diritti fondamentali del nostro ordinamento e non può essere ceduta, in quanto tali principi prevalgono anche sulle norme di diritto internazionale come da Lei stesso sancito con la sentenza n. 238/14. La cessione di sovranità, a maggior ragione se ottenuta attraverso una crisi volontariamente causata, è quindi un reato.

Illustre Presidente, Lei oggi può salvare il paese ed impedire che la nostra Repubblica fondata sul lavoro svanisca in favore di una dittatura finanziaria che basa il suo potere unicamente sulla sovranità monetaria che consente ad essa e non più agli Stati di creare denaro dal nulla e senza limite. Il debito diventa matematicamente inestinguibile e così si dispone della leva necessaria per sottomettere i popoli e gradualmente cancellare i diritti Costituzionali.

I miei omaggi, confidando in Suo riscontro, data l’importanza delle tematiche trattate.

Avv. Marco Mori
Avv. Giuseppe Palma



Cliccate qui per scaricare la lettera in pdf: Lettera Mattarella definitiva

la CIA è dietro l'assassinio di Boris Nemtsov❓


PRADVA






By Moti Nissani (Google tranlator)

 Poche ore fa, la sera del 27 febbraio 2015, Boris Nemtsov (1959-2015),




l'ex vice primo ministro della Federazione russa e di un leader dell'opposizione russa, è stato assassinato, a circa 200 metri dal Cremlino. Secondo una pubblicazione sponsorizzato dalla CIA, che non ha perso tempo ad aggiornare la sua biografia di Nemtsov, era stato «un aperto critico di Vladimir Putin." Era il presidente Vladimir Putin dietro questo omicidio, o era qualcun altro? Per cominciare, tutti sono d'accordo che Putin è un brillante stratega e uomo politico. Contro ogni previsione, Putin ha finora portato la Russia dal baratro della povertà assoluta, la disintegrazione, e il disastro. Si deve solo vederlo improvvisare una conferenza stampa, con calma, con competenza, e instancabilmente, per rendersi conto che si tratta qui di una vera e propria, quasi dimenticato, esemplare di un'arte perduta: eccellente statista. Quindi, dobbiamo chiederci: Che cosa potrebbe guadagnare da Putin l'uccisione di Nemtsov? A prima vista, potrebbe sembrare che non aveva molto da guadagnare, per i due erano chiaramente in contrasto circa la direzione futura della Russia. Ma con un 85% di popolarità voto-di gran lunga il più alto di qualsiasi politico sulla nostra guerra-cavalcato planet-Putin non ha bisogno di uccidere i suoi avversari.   Versione stampabile     Font Size Invia ad un amico Inoltre, secondo i fatti addotti da una pubblicazione sponsorizzato dalla CIA, e nonostante i tentativi di trattare come una celebrità del calibro di Kasparov e Nemtsov nei media occidentali in cattività, Nemtsov era una piccola patata politico che non rappresentava alcuna minaccia di sorta per l'immensamente popolare Putin. Così, Wikipedia ci dice: "Nelle elezioni parlamentari del dicembre 2003, l'Unione delle forze della destra, la cui lista è stata guidata da due Nemtsov e Chubais, ha ricevuto solo 2,4 milioni di voti, o il 4% del totale, venendo così meno al 5% soglia necessaria per entrare in parlamento e di perdere tutti i suoi seggi alla Duma di Stato ". Nemtsov non ha nemmeno riuscito a farsi eleggere come sindaco di Sochi, vincendo un mero 14% dei voti nelle elezioni del 2009 sindaco di quella città. Putin dovrebbe essere non solo spietati, ma folle di ordinare l'uccisione di un tale quinto columnist ovviamente impopolari. Putin allo stesso modo deve essere stato a conoscenza dell'assassinio del defunto Alberto Nisman (1963-2015), il procuratore capo della vettura 1994 bombardamento del Centro ebraico di Buenos Aires. Il presidente Cristina Fernández de Kirchner beneficio da quella probabile assassinio? Ti ha guadagnare nulla dalla morte di Nisman? La risposta ovvia è che lei non ha. Nisman era una semplice irritazione per cominciare, un confidente del governo americano incaricato di indagare su un tragico evento che ha avuto luogo molti anni prima che i Kirchner assunse il potere. Inoltre, a causa della morte di Nisman, la posizione di Cristina si è indebolita considerevolmente. L'omicidio ha portato, tra le altre cose, a manifestazioni di centinaia di migliaia di argentini creduloni che ascoltare, guardare, e credere loro mass media CIA di proprietà.   Data l'esperienza argentina, sarebbe un maestro riconosciuto della strategia politica si zappa sui piedi ordinando l'uccisione di un irritante minore? Ha Putin ha bisogno di uccidere un uomo che dice che la Crimea dovrebbe effettivamente appartengono ai nemici della Russia e sarebbe disintegratori -nonostante le schiacciante voti del popolo di Crimea, nonostante l'arbitrarietà di Crimea mai appartenere a Ucraina, nonostante la fondamentale importanza di Crimea per la sicurezza russa? Può un ex consigliere di Ucraina FMI di proprietà dell'ex presidente Yushchenko mai costituire una minaccia per il Putin patriottica e popolare? Come pure, e contrario a tutto ciò che sentiamo dai media occidentali CIA di proprietà, sarebbe totalmente fuori di carattere per Vladimir Vladimirovich ordinare l'assassinio di oppositori politici. Nel corso degli anni, Putin ha dovuto sopportare con qualsiasi numero di traditori home-grown, che aveva deliberatamente o ingenuamente dimenticate l'intera storia di crimini occidentali contro la Russia, e che era morto-set sul risorgere la disastrosa, servile, era Eltsin. Eppure non ci sono prove, solido o circostanziale, che Putin aveva ordinato l'assassinio di voci di dissenso. Oppure, per fare un altro esempio di molti: nel 2008, si sospetta, Putin avrebbe voluto continuare a servire come presidente della Federazione russa. Eppure, nonostante le sue probabili volontà, nonostante il fatto che la Russia aveva bisogno di lui, ha scelto di giocare secondo le regole e ha ceduto la presidenza, e almeno alcuni poteri a Medvedev. Suona come un uomo che avrebbe assassinare un avversario impopolare sbagliata o corrotto? Quindi, anche se non si sono presentati i candidati per il ruolo di Nemtsov di aspirante assassino, sembrerebbe molto improbabile che il Presidente Putin sarebbe stato così stupido, e senza cuore abbastanza, per servire in quel ruolo. Ma la nostra storia non si limita finisce nel esonero del presidente Putin, per un assassino più probabile prontamente si presenta: governo ombra America. Che il governo è direttamente coinvolta in assassinio di Nemtsov, o usato una delle sue deleghe di realizzarlo (la lista di proxy è sicuramente il tempo che è orribile, e comprende MI6, Mossad, la dittatura saudita, ucraini nazisti, scagnozzi musulmani tali come Al Qaeda e ISIS-nessuno dei quali avrebbe ordito un piano del genere senza la conoscenza e la sponsorizzazione della CIA). Quindi cominciamo la nostra requisitoria chiedendo: Chi potrebbe prevedere di beneficiare di assassinio di Nemtsov? Abbiamo visto già che questo omicidio potrebbe a conti danneggiare il Presidente Putin e il suo progetto per la Russia. D'altra parte, gli uomini delle ombre che costituiscono il vero governo degli Stati Uniti (uno di essi di uomini soli, David Rockefeller, ha sicuramente più potenza di gran lunga quello esecutivo combinato, legislativo, e giudiziari rami della American governo). Questi banchieri, generali, e le spie, stanno perseguendo chiaramente il dominio del mondo. Per loro, la Russia è quella che Cartagine era di Catone di Roma il Vecchio. Russia sotto la guida di Putin sta agendo con forza, senza paura, ma moderatamente negli affari mondiali, e ha recentemente smesso la conquista della Siria e la trasformazione di Crimea in una base militare americana. Queste figure indistinte vogliono chiaramente Putin fuori strada. Se non altro funziona, prima o poi sicuramente assassinarlo, ma che tale misura non comporta alcuni rischi indesiderati. Dopo tutto, a differenza di Allende in Cile, l'Italia di Moro, Lumumba del Congo, Chavez del Venezuela, Sukarno in Indonesia, America Franklin Roosevelt, Walter Reuther, almeno sei membri del clan Kennedy, e migliaia di altri amici del popolo di tutto il mondo, la Russia ha un impressionante arsenale di armi nucleari e veicoli di consegna. Data questa sanguinosa storia incontestabile di assassinii di leader mondiali, dato inoltre l'arsenale nucleare russo, non è probabile che i maestri della CIA avrebbero cercato di portare Putin giù in un modo più sottile? E gli uomini nelle ombre non hanno nulla da perdere da una simile mossa. Assassini di Nemtsov erano quasi certamente i migliori professionisti. Nel caso improbabile di esposizione, potrebbero essere prontamente liquidati. E, nel caso ancora più improbabile di tracciare la trama alla CIA, non ci sarà indignazione in Occidente, perché quasi tutte le fonti di informazioni in quella parte del mondo, sono controllati dalla CIA e dai suoi alleati. Per continuare la nostra esplorazione della morte di Boris Nemtsov, possiamo trasformare accanto alla storia. È governo ombra americana in grado di uccidere i loro amici, agenti e dipendenti quando tali omicidi a sangue freddo servono i suoi obiettivi a lungo termine? L'intero record storico è chockfull del proprio tali esempi. Qui, concentriamoci su tre soli episodi recenti. Con molto clamore, il governo americano e il suo supporto servile (e Boris Nemtsov, naturalmente) immediatamente e senza alcuna traccia di elementi di prova - accusato Russia e Nuova Russia combattenti per la libertà per la tragica abbattimento di un aereo malese e le sue 298 passeggeri su Nuova Russia spazio aereo . A seguito di un ampio e immediato dei media senza fondamento sbarramento, gradualmente è venuto alla luce che questo è stato un evento di falsa bandiera CIA-orchestrata, che porta i media occidentali di abbandonare il soggetto. Se la CIA può ordinare loro burattini ucraine a uccidere 298 innocenti uomini, donne e bambini per promuovere il loro programma di conquista del mondo, non potevano uccidere il loro agente russo Nemtsov per avanzare quello stesso giorno? Poi abbiamo un altro successo della CIA, la cosiddetta Maidan golpe del 2014. Tutti sanno ormai che questo è stato un evento sponsorizzato dalla CIA. Sappiamo anche il prezzo: 5 miliardi di dollari (Notiamo per inciso che CIA colpi di stato fascisti sono soggetti a pressioni inflazionistiche troppo nel 1953, costa solo $ 100.000 per rovesciare la democrazia iraniana). Come pure, per rimuovere il presidente eletto dell'Ucraina dal potere, la CIA aveva cecchini ucraini che uccidono i propri manifestanti pagati per trasformare con successo l'Ucraina in un fascista dittatura e una spina nel fianco della Russia. Se riescono a uccidere i loro compagni a Kiev, non possono essi pure uccidere compagno Nemtsov a Mosca? Per un altro esempio di finezza e la volontà di uccidere i propri agenti per spalmare i loro nemici spie americane, dobbiamo ancora una volta ricordiamo i recenti eventi in Argentina. Negli anni 1970 e 1980, la CIA aveva installato o rafforzato dittature feroci in Brasile, Argentina, Cile, Uruguay, Paraguay, Bolivia e con successo. L'elenco di atrocità di questi teppisti americani sponsorizzato è agghiacciante lungo. Oltre torture, censura, e falso nazionalismo, dittatori del Cono Sud ceduto tutto per interessi occidentali e portato miseria e la disoccupazione ai comuni cittadini. Al volgere del secolo, gli argentini hanno avuto abbastanza e sono riusciti a cacciare i lacchè, oligarchi, e traditori che regnò su di loro. Nel 2003 questi collaboratori imperiali sono stati sostituiti, in primo luogo, con il presidente Nestor Kirchner. Dopo la morte prematura di Kirchner a 60 anni, la moglie, Cristina Fernández de Kirchner ha vinto le elezioni presidenziali e ha continuato le politiche del marito. Nonostante feroci campagne mediatiche occidentali di proprietà contro i Kirchner, nonostante l'opposizione oligarchica a casa, i Kirchner sono riusciti a sfidare parzialmente gli Uomini in Ombre, perseguire politiche semi-indipendenti, e portare maggiore prosperità e la libertà ai loro connazionali. Le cose sono veramente brutto quando Cristina esitato un giudice americano che la sua, il capo di una nazione sovrana ha ordinato, a pagare un debito odioso al politicamente potenti fondi avvoltoio americani. Un altro esempio di sfida di Cristina è fornito dalla rinazionalizzazione della YPF, una compagnia petrolifera. Ha attraversato la linea, e doveva essere rimosso dal potere con ogni mezzo necessario. Così, per proteggere se stessa, per fare il suo assassinio un po 'meno probabile, il presidente Cristina Fernández de Kirchner ha saggiamente un discorso emotivo a fine 2014, raccontando i suoi connazionali e il mondo che la sua sfida d'America potrebbe costare la vita. Che ovviamente ha reso un po 'difficile per lei aspiranti assassini da fare lei. Nessuno dovrebbe mai sottovalutare la professionalità e la tenacia dell'Istituto Centrale di omicidi, che molto probabilmente si avvicinò con uno stratagemma diabolicamente ingegnoso per superare la disobbedienza di Cristina. La storia completa di questa sordida vicenda Nisman deve e sarà raccontata altrove. Per ora, è sufficiente dire che è altamente probabile che la CIA ha risolto il dilemma creativamente e professionalmente uccidendo uno dei loro collaboratori e irritante minore per Cristina, un procuratore di fatti accaduti decenni prima. E come abbiamo detto, che l'uccisione ha avuto l'effetto-aided desiderato dalla prostituta argentino media di portare centinaia di migliaia di manifestanti cinici o ignoranti per le strade di Buenos Aires. Inutile dire troppo, spregiudicatezza è interamente in caratteri per il governo americano. Righelli che hanno ucciso, per esempio, più di un quarto di secolo, 2,5 milioni di iracheni su falsi pretesti, hanno portato il caos totale per questa civiltà antica e orgogliosa, e lasciato alle spalle, per sempre, un deserto ambientale, sono in grado di eventuali reati di sorta. Avrebbero uccidere miliardo Nemtsovs per raggiungere i loro obiettivi, senza mai battere ciglio o di subire una sola notte insonne. Quindi, a mio avviso, la probabilità che il governo russo è dietro l'uccisione di Boris Nemtsov è vicino a zero, mentre la probabilità di coinvolgimento della CIA e dei suoi alleati e tirapiedi è ben oltre il 90%. E questo, proprio qui e ora, prima che la polvere dei proiettili che terminavano la vita di Boris Nemtsev deposita, ci permette di fare due previsioni. La prima previsione è questo. I media occidentali in cattività andrà fuori del loro modo di demonizzare Putin e attribuire l'assassinio di Nemtsov a lui. Giorno e notte si sono bombardati con le storie della sfida ed eroica Nemtsov e Putin perfida e omicida. Con il tempo sono fatti, l'occidentale medio o giapponese saranno quasi familiarità con Boris Nemtsov come lo era stata con Lee Oswald, Sirhan Sirhan, Patricia Hearst, o Osama Bin Laden. Nessuna vera prova sarà presentata contro Putin, per questi criminali capire la psicologia umana di gran lunga migliore rispetto agli avversari, ripetere una bugia abbastanza spesso e si sarebbe riusciti a sbavature tuo avversario e giustificare il vostro piano di ucciderlo. La seconda previsione è presente. La CIA si orchestrare manifestazioni anti-Putin in tutto il mondo. Avremo anti-Putin architettato marce non solo nella città portuale comandata da Wall Street, non solo nella città fiume comandato dal City di Londra, non solo nella città antica comandato dal Vaticano, ma ovunque la CIA può suscitare guai. Ancora più importante, e questa è una ragione probabile Nemtsov è stato ucciso - non ci sarebbero manifestazioni di traditori, ingenui, ignoranti, o disinformati russi. Se queste previsioni si avvera, si sarebbero dare ulteriore sostegno alla affermazione che, molto probabilmente, la CIA è dietro l'assassinio di Boris Nemtsov.  

lunedì 2 marzo 2015

è finalmente sceso sotto i 100 punti base. Esulta popolo. Esulta!


LO SPREAAAAAAAADDDDD!!!








Venerdì 27 febbraio 2015. Su tutti i mezzi di informazione e i social network impazza la notizia che lo spread BTP/BUND è sceso sotto i 100 punti base (98). 

Non accadeva dal 2010.

Giudizi trionfalistici si sprecano nei telegiornali e talk show; politici della maggioranza parlamentare e ministri fanno a gara per complimentarsi con il Presidente del Consiglio; alcuni giornaloni nazionali si spingono addirittura oltre il buon senso affermando che è tutto merito del Jobs Act… e chi più ne ha, più ne metta!
Non riesco a capire come si possa giungere a fare una tale cattiva informazione, tanto più che – al di là della totale assenza di qualsiasi nesso di causalità – i decreti attuativi del Jobs Act non erano ancora neppure entrati in vigore. Insomma, tutti acriticamente balzati sul carro del vincitore con un grido comune: “W il Presidente!” (mi sembra di ricordare una scena di Fantozzi mentre lui e Filini apprendono in sala mensa dell’invito a casa del direttore per un torneo di biliardo: “E’ un graaaan direttore!…”.http://youtu.be/rh75rtqQ8Xc
Bene. Sappiate che tutto quello che avete sentito in TV o letto sui giornaloni in questi ultimi giorni è il frutto di un’informazione fatta da giornalisti supinamente allineatisi al Pensiero Unico Dominante, quindi alla dittatura eurocratica e alle sue derivazioni nostrane.
Sapete quanti posti di lavoro ha creato e creerà lo spread sotto i 100 punti base? ZERO!
Sapete di quanti centesimi diminuirà il costo del caffè al bar sotto casa? ZERO!
Sapete quanti euro in più troverete a fine mese in busta paga? ZERO!
Lo spread così basso (relativamente basso) consentirà allo Stato di risparmiare solo 1-2 mld € di interessi sul debito. Null’altro! ZERO posti di lavoro in più!

Adesso vi spiego come stanno le cose nella realtà.



Lo spread BTP-BUND è il differenziale tra il rendimento dei titoli di Stato italiani e il rendimento dei titoli di Stato tedeschi. Importante: lo spread si forma sul mercato finanziario secondario, quindi in relazione ai titoli già in circolazione (cioè transazioni tra privati che non influiscono direttamente sulla finanza pubblica) e non a quelli oggetto delle aste mensili indette dal Tesoro (mercato finanziario primario). Ciò detto, per dirla con altre parole, lo spread non porta a quantificare l’onere che lo Stato sostiene per il servizio del debito: quest’ultimo, infatti, si forma esclusivamente sul mercato primario. A tal proposito, sul ricatto/imbroglio dello spread, è stato volutamente costruito una sorta di terrorismo finanziario e mediatico di proporzioni gigantesche, tant’è che in nome dello spread sono stati sacrificati Governi nazionali eletti democraticamente, sostituiti con Governi voluti – se non addirittura imposti – dai grandi interessi sovranazionali che nulla hanno a che vedere con gli interessi del popolo.

Nel novembre del 2011, sotto una forte pressione straniera (Banca Centrale Europea, Commissione Europea e Fondo Monetario Internazionale, tutti sotto la regia tedesca) ben appoggiata al nostro interno (giornaloni che invitavano a “fare presto”, il tutto sotto la regia del nostro Presidente della Repubblica), il Governo Berlusconi IV è costretto a dimettersi. Dico bene, costretto! L’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 9 novembre nominava senatore a vita, non si sa per quali “altissimi meriti”, il prof. Mario Monti, preceduto dal suo curriculum: bocconiano doc, ex commissario europeo e consulente della Goldman Sachs. Era un “pizzino” a Berlusconi: te ne devi andare e sarai sostituito da Monti, che appoggerai in Parlamento tappandoti orecchi, occhi e bocca, altrimenti salti tu con tutte le tue aziende!

Nel frattempo, il 14 ottobre 2011, il Governo Berlusconi – a seguito di una verifica parlamentare – aveva ottenuto la fiducia alla Camera con 316 voti, vale a dire la maggioranza assoluta!

Ma ormai la democrazia costituzionale non contava più nulla: l’UE e i gruppi di potere sovranazionali (e nazionali) avevano deciso che un Governo democraticamente eletto doveva cadere. E così fu.




Un mirato (e non casuale) attacco finanziario/speculativo nei confronti del nostro Paese aveva portato lo spread BTP/BUND a salire di mese in mese fino a raggiungere il livello di 574 punti base e chiudere a quota 553. Era il 9 novembre 2011. I soliti giornaloni e TV nostrane (tranne qualche eccezione) continuavano – sin dal mese di maggio – a bombardare quotidianamente l’opinione pubblica di scenari catastrofici imminenti (non c’era trasmissione di approfondimento politico nella quale non si parlava di questo maledetto spread). Era davvero la fine? Tutt’altro, ma i mercati sovrani e l’oligarchia sovranazionale avevano deciso così. Bisognava sospendere la democrazia e sostituirla con l’aristocrazia finanziaria ed eurocratica, altrimenti l’Euro sarebbe imploso, e ciò non conveniva (e non conviene) a quei criminali (dico bene, criminali) che hanno ideato questa moneta unica che costringe ciascuno Stato dell’eurozona ad andarsi a cercare la moneta (a tal proposito, leggete uno dei miei articoli sull’Euro:


Monti era l’uomo giusto, al posto giusto, al momento giusto.
Ciò detto, sapete quant’è costata allo Stato, in soldoni, tutta la “bomba nucleare” dello spread? Non ci crederete: l’intero cataclisma degli spread nel 2011, in termini di servizio del debito, è costato allo Stato italiano appena 5 mld di euro in più rispetto all’anno precedente. Si sono abbattute la democrazia costituzionale e la sovranità popolare per poco più di un punto percentuale di IVA. Sembra pazzesco, ma è la realtà! Tuttavia, bisognava terrorizzare il popolo con notizie tanto forti quanto false, quindi Mario Monti – emanante profumo d’incenso – affermò che si rischiava di non avere a disposizione nemmeno i soldi per pagare le pensioni. Una menzogna tra le più vergognose degli ultimi duemila anni! Dovete sapere che la spesa pubblica nel 2011 è stata di 798,5 mld di euro, di cui 170 mld per gli stipendi dei dipendenti pubblici e 244 mld per le pensioni. Ma se gli spread nel 2011 sono costati allo Stato appena 5 mld di euro in più rispetto al 2010, perché Monti & C. facevano “terrorismo mediatico”? 

La risposta la lascio a ciascuno di voi. Sapete quanti posti di lavoro si sono persi per diretta conseguenza dello spread sopra i 500 punti base? ZERO! Dico bene, ZERO!
Il popolo, tuttavia, credette alle menzogne di Monti ben supportate dall’informazione di regime. Ho fissa negli occhi l’immagine dell’automobile che portava Silvio Berlusconi al Colle per rassegnare le dimissioni nelle mani del Capo dello Stato, mentre un popolo inconsapevole gridava: “Li-ber-tà! Li-ber-tà!”. Per dirla proprio tutta, quello sarà il momento in cui – scherzo beffardo del destino – la libertà e la democrazia inizieranno a morire. Dal novembre 2011 in poi (cioè da Monti in avanti) ha avuto inizio lo smantellamento della nostra bellissima Costituzione: dal diritto al lavoro (vedesi la riforma Fornero del 2012 e il recente Jobs Act) al principio democratico (l’ultima volta che gli italiani hanno scelto democraticamente chi doveva ricoprire la carica di Presidente del Consiglio dei ministri è stato l’aprile 2008); dalla libertà nelle piccole attività quotidiane (vedesi la dittatura fiscale introdotta da Monti e proseguita con Renzi, quindi ad esempio il divieto di utilizzo del denaro contante dai 1.000 euro in su per qualsiasi tipo di transazione, e poi spesometro, redditometro, controlli sui c/c dei cittadini etc…) alla sospensione de iure (dico bene, de iure) del principio keynesiano della piena occupazione di cui agli artt. 1 co. I e 4 della Costituzione (vedesi, a tal proposito, la vile costituzionalizzazione del vincolo del pareggio di bilancio di cui all’art. 81 Cost. che un Parlamento sordo e schiavo ha modificato nel 2012, il tutto sotto il ricatto dei mercati e dei diktat imposti da Bruxelles, da Francoforte e dal Governo di casa nostra).
E non voglio entrare troppo nel merito né fare polemiche inutili, ma si rende necessario un ultimo appunto: lo spread BTP/BUND, benché in lieve ma costante calo dal dicembre 2011 al luglio 2012, tornò a salire vertiginosamente il 20 luglio 2012 quando superò nuovamente quota 500 punti base. Chi c’era al Governo il 20 luglio 2012? Proprio lui, il prof. Mario Monti, l’uomo della Troika accolto da tutti (anche dal popolo) come l’unico in grado di poter salvare il Paese. Vi ricordo che sarà proprio il Governo Monti a sottoscrivere il Fiscal Compact (2 marzo 2012), e sarà proprio quella medesima maggioranza parlamentare che lo sosteneva (maggioranza bulgara tipica dei colpi di Stato) ad inserire in Costituzione (modificando l’art. 81 Cost.) il vincolo del pareggio di bilancio (a tal proposito, leggete il mio articolo sulla vile costituzionalizzazione del predetto vincolo.

Tutto ciò la dice lunga sui crimini commessi in quel periodo ai danni dei principi supremi della Costituzione e della sovranità popolare, e che oggi si portano a compimento. Siamo giunti – utilizzando una terminologia infelice – alla “soluzione finale”!

Ciò premesso, in nome dei mercati sovrani, degli spread e della dittatura europea, dal 2011 in avanti in Italia si sono sacrificati e si stanno tutt’oggi smantellando:

1) il diritto al lavoro – inteso come diritto sul quale si fonda la Repubblica (non esiste la Repubblica italiana se essa non può fondarsi sul lavoro) – sancito dagli artt. 1 co. I, 4 (inseriti, non a caso, nei Principi Fondamentali), 35 e segg. della Costituzione (inseriti nella Parte I). In pratica, per dirla con parole semplici, da Monti in avanti l’obiettivo è il seguente: non potendo sfruttare la leva della svalutazione monetaria, per essere competitivi si sta cercando di svalutare il lavoro sia attraverso la riduzione dei salari che tramite la totale libertà di licenziamento (la Riforma Fornero e il Jobs Act vanno entrambi in questa direzione);

2) il principio democratico (siamo giunti ormai al terzo Presidente del Consiglio consecutivo non eletto dal popolo: Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi);

3) la sovranità popolare di cui all’art. 1 co. II della Costituzione (esercitata, dal 2006 ad oggi, da un Parlamento di nominati i cui componenti – quanto meno quelli eletti con il premio di maggioranza previsto dal Porcellum – siedono illegittimamente in entrambe le Camere nonostante la dichiarata incostituzionalità dello strumento che ha consentito la loro elezione);

4) la struttura istituzionale dello Stato disegnata dall’Assemblea Costituente (benché io stesso ritenga necessaria una revisione della Parte II della Costituzione, tant’è che ne ho liberamente elaborato un progetto di riforma, penso che questa non possa avvenire per mano di un Parlamento di nominati che siedono in entrambe le Camere per effetto di una legge elettorale dichiarata incostituzionale dalla Consulta).

Tutto è avvenuto – ed avviene – nell’apparente rispetto della Costituzione formale, ma nel palese soffocamento e nel totale svuotamento della Costituzione materiale.

L’Ancien Régime – spazzato via dalla Rivoluzione francese – è rientrato prepotentemente dalla finestra, e in questi ultimi 200 anni ha rinnovato le sue vesti ed affinato i suoi strumenti, adeguandoli ai tempi.

Venerdì 27 febbraio 2015: lo spread BTP/BUND è finalmente sceso sotto i 100 punti base.
Esulta popolo. Esulta!


Giuseppe PALMA

S V E G L I A ! !

Orizzonte48: DEMOCRAZIA, PARTITI DI MASSA E LIBEROSCAMBISMO: SA...: 1. Mi rendo conto di quanto sia importante coordinare, in un'unica esposizione riassuntiva, il discorso che abbiamo cercato di s...











Il.mo "48" questo ultimo passaggio del post URLATO a GRAN VOCE sembra proprio un MONITO (in senso paterno) a tutti NOI... 

S V E G L I A!! 

...scaturito dal cuore e dalla sua lungimiranza... 

Pochi di NOI hanno una "famiglia" (xhè distrutta: famiglia allargata, separazioni, divorzi, famiglie etero, e non...) che possa far capire "il senso "paterno" di un "monito" così prezioso.

Il problema é che i media ( dal potere diseducativo AB-Norme)  servi delle elite, NON MOLLANO e continuano ad ingannare  chi ormai un "padre" cosciente e consapevole "non" ce l'ha.

Questi "figli" ingannati(nostri concittadini) sono alle prese con umiliazioni se lavorano e con altrettante umiliazioni se un lavoro non ce l'hanno. É una lotta alla sopravvivenza, una lotta di classe, una lotta capitale -lavoro... che viene automaticamente "annullata" dalle nuove regole del MERCATO asservito dai Trattati (shock €conomy??). Come fanno a capire che una soluzione c'é?


SOLUZIONE??

...conflitto tra produzione e lavoro che LA COSTITUZIONE risolve alla radice con norme molto più efficaci, vincolanti ed esplicite: quelle di tutela della dignità del lavoro, della salute e della previdenza assunte dalla mano pubblica.


Come dice in Twitter @SegatDavide: ...rimaniamo arenati come 

una balena sulla spiaggia mentre questi banche-ttano con le nostre 

carni. 




domenica 1 marzo 2015

E anche lui conclude in "Sveglia!"


Nick Hanauer





is a rich guy, an unrepentant capitalist — and he has something to say to his fellow plutocrats: Wake up! Growing inequality is about to push our societies into conditions resembling pre-revolutionary France. Hear his argument about why a dramatic increase in minimum wage could grow the middle class, deliver economic prosperity ... and prevent a revolution.


"Probabilmente non mi conoscete, ma appartengo a quello 0,01 per cento di cui leggete o sentite parlare, e sono, sotto ogni ragionevole definizione, un plutocrate. Stasera vorrei parlare direttamente agli altri plutocrati come me, perché sento che è venuto il momento per noi tutti di fare una chiacchierata. Come molti plutocrati, anch'io sono un capitalista fiero di sé. Ho fondato, cofondato o finanziato più di 30 aziende in tutta una serie di settori. Sono stato il primo investitore non di famiglia in Amazon.com. Ho cofondato un'azienda di nome aQuantive, che abbiamo venduto a Microsoft per 6,4 miliardi di dollari. Insieme ad alcuni amici, possiedo una banca. Ve lo dico -- (Risate) -- incredibile, vero? Ve lo dico per mostrare che la mia vita è come quella di molti plutocrati. Ho una prospettiva ad ampio respiro sul capitalismo e sul business, e sono stato vergognosamente ricompensato per questo con una vita che molti di voi neanche potrebbero immaginare: diverse case, uno yacht, un aereo personale, ecc... Ma siamo onesti: non sono la persona più intelligente che abbiate conosciuto. Sicuramente non sono il lavoratore più tenace. Ero uno studente mediocre. Non sono un tecnico. Non so scrivere una riga di codice. A essere sinceri, il mio successo è il risultato della fortuna sfacciata che ho avuto a nascere nel posto giusto, nel momento giusto e nelle circostanze giuste. In un paio di cose, però, sono bravo davvero. Primo, ho una tolleranza al rischio insolitamente alta; e secondo, ho una buona percezione, una buona intuizione di quello che accadrà in futuro, e credo che quella intuizione del futuro sia l'essenza di una buona imprenditorialità. E oggi cosa vedo nel futuro, vi chiederete? Vedo i forconi, in mano a masse inferocite. Perché mentre i plutocrati come noi vivono al di là dei sogni di avarizia più sfrenati, l'altro 99 per cento dei nostri concittadini resta sempre più indietro. Nel 1980, l'un per cento degli Americani si spartiva circa l'otto per cento del reddito nazionale, mentre l'ultimo 50 per cento degli Americani si spartiva il 18 per cento. Oggi, trenta anni dopo, quell'uno per cento si spartisce il 20 per cento del reddito nazionale, mentre l'ultimo 50 per cento degli Americani si spartisce il 12 o 13. Se la tendenza continuerà, il primo 1% si spartirà più del 30 per cento del reddito nazionale da qui a 30 anni, mentre al 50 per cento più povero degli Americani resterà solo il sei per cento. E il problema non sono le disuguaglianze in sé. Un po' di disuguaglianza è necessaria a una democrazia capitalista ben funzionante. Solo che la diseguaglianza è oggi al suo picco storico, e peggiora giorno dopo giorno. Se la ricchezza, il potere e il reddito continuano a concentrarsi verso l'alto, la nostra società passerà da una democrazia capitalista a una società neo-feudale, dominata dalle rendite, come la Francia del 18° secolo. Ossia la Francia prima della rivoluzione, e delle sommosse con i forconi. Ho quindi un messaggio per i miei amici plutocrati e arcimiliardari, e per chiunque viva nella sua isola felice: svegliatevi. Svegliatevi! Non può durare. Se non facciamo qualcosa per correggere queste evidenti diseguaglianze sociali, i forconi arriveranno: nessuna società libera e aperta può sostenere queste crescenti diseguaglianze economiche. Non è mai successo. Non ci sono esempi. Portatemi una società troppo iniqua, e vi mostrerò uno stato di polizia, o un'insurrezione. I forconi arriveranno, se non sistemiamo le cose. Non è questione di se, ma di quando. E quando arriverà sarà terribile- per tutti, ma in particolare per i plutocrati come noi. So di sembrare una specie di liberale salvatore del mondo. Non è questo. Non ne faccio una questione morale, quando dico che la diseguaglianza è sbagliata. Dico che l'aumento della diseguaglianza economica è stupida e in definitiva controproducente. La crescita della diseguaglianza non aumenta solo il rischio dei forconi, ma è anche terribile per l'economia reale. Il modello per noi ricchi dovrebbe essere Henry Ford. Quando Ford introdusse i famosi cinque dollari al giorno, che erano il doppio del normale salario dell'epoca, non solo aumentò la produttività delle sue fabbriche, ma convertì poveri operai sfruttati in una florida classe media, che a quel punto poteva permettersi i prodotti che fabbricava. Ford intuì quello che oggi sappiamo essere vero, che un'economia è simile a un ecosistema, ed è caratterizzata dallo stesso tipo di feedback continui che troviamo in un ecosistema naturale, un continuo scambio di feedback tra clienti e industria. La crescita dei salari aumenta la domanda, che fa aumentare le assunzioni che a loro volta fanno aumentare i salari, la domanda e i profitti, e questo circolo virtuoso di crescente prosperità è proprio quello che manca alla ripresa economica di oggi. Ecco perché dobbiamo lasciarci alle spalle le politiche di "sgocciolamento" che dominano entrambi i partiti politici, e sposare quella che chiamo "economia middle-out". L'economia middle-out respinge l'idea neoclassica di un'economia efficiente, lineare, meccanica, tendente all'equilibrio e all'equità, e invece sposa l'idea del 21° secolo di un'economia complessa, adattiva, ecosistemica, che tende ad allontanarsi dall'equilibrio verso l'iniquità, che non è per niente efficiente, ma efficace se ben gestita. Il punto di vista del 21° secolo ci permette di vedere chiaramente che il capitalismo non funziona allocando in modo efficiente le risorse esistenti. Funziona creando in modo efficiente nuove soluzioni ai problemi dell'umanità. La forza del capitalismo sta nel modo evolutivo in cui ricerca le soluzioni. Premia chi risolve i problemi degli altri. La differenza tra una società povera e una società ricca, ovviamente, è il grado in cui quella società ha generato soluzioni sotto forma di prodotti per i suoi cittadini. La somma delle soluzioni che abbiamo nella società è veramente la nostra prosperità, e questo spiega perché aziende come Google, Amazon, Microsoft e Apple e gli imprenditori che hanno creato queste aziende hanno tanto contribuito alla prosperità della nostra nazione. La prospettiva del 21° secolo chiarisce anche che quello che consideriamo crescita economica si comprende meglio definendolo come il tasso a cui risolviamo i problemi. Ma quel tasso dipende completamente da quanti bravi solutori di problemi abbiamo a disposizione, nei vari ambiti, e quindi da quanti concittadini partecipano attivamente, sia come imprenditori che possono proporre soluzioni, che come clienti che le utilizzano. Ma questa massimizzazione della partecipazione non si verifica per caso. Non capita da sola. Richiede sforzi e investimenti, motivo per cui tutte le democrazie capitaliste di successo sono caratterizzate da ingenti investimenti nella classe media e nelle infrastrutture da cui dipendono. Noi plutocrati dobbiamo lasciarci alle spalle queste teorie dello "sgocciolamento", questa idea che meglio stiamo noi, meglio sarà per tutti. Non è vero. Come potrebbe esserlo? Guadagno 1000 volte più di un salario medio, ma non compro 1000 volte più roba, vero? Ho comprato due paia di questi pantaloni, quelli che il mio partner Mike chiama i pantaloni da manager. Avrei potuto comprarne 2000 paia, ma cosa ci farei? (Risate) Quanti tagli di capelli posso farmi fare? Quante volte posso andare fuori a cena? Non importa quanto ricco possa diventare qualche plutocrate, non potremo mai guidare da soli una grande economia nazionale. Solo una prospera classe media può farlo. "Non possiamo farci niente", potrebbero dire i miei amici plutocrati. "Henry Ford viveva in un'epoca diversa." Forse alcune cose non le possiamo fare; forse alcune altre sì, però. Il 19 giugno 2013, Bloomberg ha pubblicato un mio articolo, intitolato "Le ragioni capitaliste per un salario minimo da 15 dollari." La brava gente della redazione di Forbes, tra i miei più grandi ammiratori, l'ha chiamata "La proposta quasi folle di Nick Hanauer". Eppure, solo 350 giorni dopo la pubblicazione di quell'articolo, il sindaco di Seattle Ed Murray ha approvato una legge per l'aumento del salario minimo a Seattle a 15 dollari l'ora, più del doppio del salario federale prevalente di 7,25 dollari. Com'è successo, potrebbero chiedersi le persone ragionevoli. È successo perché un gruppo di noi ha ricordato al ceto medio che sono loro la fonte della crescita e della prosperità nelle economie capitaliste. Abbiamo ricordato loro che quando i lavoratori hanno più soldi, le aziende hanno più clienti, e han bisogno di più impiegati. Abbiamo ricordato loro che quando le aziende pagano ai lavoratori un salario decente, i contribuenti sono sollevati dal peso di finanziare aiuti sociali come i buoni pasto, l'assistenza medica e il sostegno agli affitti di cui questi lavoratori hanno bisogno. Abbiamo ricordato loro che i lavoratori a basso salario sono pessimi contribuenti, e che aumentando il salario minimo in tutti i settori, tutti settori ne traggono vantaggio pur continuando a competere. La classica reazione, naturalmente, è che aumentare il salario minimo distrugge posti di lavoro. Giusto? I vostri politici ripetono sempre la tiritera dello "sgocciolamento", dicendo cose come, "Se aumentate il costo del lavoro, sapete cosa succede? Otterrete meno posti di lavoro." Ne siete sicuri? Perché ci sono un po' di prove contrarie. Dal 1980, i salari degli amministratori delegati nel nostro paese sono passati da 30 a 500 volte il salario medio. Questo sì, che aumenta il costo del lavoro. Eppure, che io sappia, non ho mai visto un'azienda esternalizzare il lavoro dell'amministratore, automatizzarlo, portarlo in Cina. Anzi, sembra che impieghiamo più AD e dirigenti che mai. Lo stesso vale per le funzioni tecnologiche e i servizi finanziari, che guadagnano multipli del salario medio eppure ne impieghiamo sempre di più, quindi chiaramente si può aumentare il costo del lavoro e ottenerne di più. So che la maggior parte della gente ritiene il salario minimo di 15 dollari un esperimento economico folle e rischioso. Non siamo d'accordo. Crediamo che il salario minimo di 15 dollari a Seattle sià in realtà il proseguimento di una politica economica sensata. Permette alla nostra città di far mangiare la polvere alla vostra. Perché, vedete, lo stato di Washington ha già il salario minimo più alto di qualunque altro stato della nazione. Paghiamo tutti i lavoratori 9,32 dollari, ossia quasi il 30 per cento in più del minimo federale di 7,25 dollari, ma, cosa fondamentale, 427 per cento in più del minimo federale raggiunto di 2,13 dollari. Se lo sgocciolamento fosse vero, la disoccupazione, nello stato di Washington, sarebbe alle stelle. Seattle dovrebbe affondare nell'oceano. Invece, Seattle è la città col più alto tasso di crescita del paese. Lo stato di Washington genera impieghi per piccole imprese a un tasso più alto di qualunque altro grande stato della nazione. Il settore dei ristoranti a Seattle? Sta esplodendo. Perché? Perché la legge fondamentale del capitalismo è: se i lavoratori hanno più soldi, le aziende hanno più clienti e hanno più bisogno di lavoratori. Quando i ristoranti pagano i dipendenti abbastanza da permettere anche a loro di mangiare al ristorante, non è male per il settore della ristorazione. È un bene, benché alcuni gestori abbiano da ridire. È più complicato di quanto non stia raccontando? Certo che lo è. Sono molte le dinamiche in gioco. Ma per favore, possiamo smettere di ripetere che se i lavoratori a basso salario guadagnano un po' di più, la disoccupazione schizzerà e l'economia collasserà? Non ci sono prove. L'assunto più pericoloso delle teorie dello "sgocciolamento", non è affermare che se il ricco diventa più ricco, tutti staranno meglio. È l'affermazione, da parte di chi si oppone a qualunque aumento del salario minimo, che se i poveri si arricchiscono, sarà un male per l'economia. Ma quando mai. Quindi, per favore, possiamo risparmiarci questa retorica per cui sarebbero stati i ricchi come me e i miei amici plutocrati a costruire questo paese? Noi plutocrati sappiamo, anche se non ci piace ammetterlo in pubblico, che se fossimo nati altrove, non qui negli Stati Uniti, oggi potremmo benissimo essere dei signori nessuno, ridotti a vendere frutta, a piedi scalzi, sul ciglio di una strada sporca. Non che non ci siano bravi imprenditori in altri posti, anche nei luoghi più poveri. È solo che i clienti di quegli imprenditori non possono permettersi altro. Ecco allora l'idea per un nuovo tipo di economia, un nuovo tipo di politica che chiamo nuovo capitalismo. Riconosciamo pure che il capitalismo batte le alternative, ma anche che più persone includiamo, sia come imprenditori che come clienti, meglio funziona. Tentiamo in tutti i modi di ridurre la dimensione del governo, ma non tagliando i programmi per i poveri; piuttosto, assicurando che i lavoratori siano pagati abbastanza da non averne bisogno. Investiamo abbastanza nella classe media da rendere la nostra economia più equa e più inclusiva, e quando sarà più inclusiva sarà più competitiva, e quando sarà veramente più competitiva, sarà più in grado di generare quelle soluzioni ai problemi umani che sono il vero motore della crescita e della prosperità. Il capitalismo è la più grande tecnologia sociale mai inventata per creare prosperità nelle società- se è ben gestito; ma a causa delle fondamentali dinamiche moltiplicative de sistemi complessi, tende inesorabilmente alla diseguaglianza, alla concentrazione, al collasso. Il compito delle democrazie è quello di massimizzare l'inclusione della maggioranza per creare prosperità, non per permettere a pochi di accumulare denaro. Il governo crea prosperità e crescita, creando le condizioni che permettono sia agli imprenditori che ai clienti di prosperare. Equilibrare il potere dei capitalisti come me e quello dei lavoratori non è un male per il capitalismo. È necessario alla sua sopravvivenza. Programmi come un ragionevole salario minimo, una sanità accessibile, congedi malattia pagati, e la tassazione progressiva necessaria a pagare le importanti infrastrutture necessarie alla classe media (istruzione, ricerca e sviluppo...) sono tutti strumenti indispensabili che i capitalisti più perspicaci dovrebbero sposare per guidare la crescita, perché nessuno ne trae beneficio quanto noi. Molti economisti vorrebbero farvi credere nell'"esattezza" della loro scienza. Non sono d'accordo, e credo invece che sia, a pari merito, uno strumento che l'umanità usa per codificare e dare efficacia legale alle nostre preferenze morali, sociali e ai pregiudizi sullo status e sul potere, ed è per questo che i plutocrati come me hanno sempre avuto bisogno di trovare storie convincenti da raccontare a tutti sul perché le nostre posizioni relative sono moralmente virtuose e buone per tutti: per esempio, che siamo indispensabili, creatori di lavoro, e voi non lo siete; che il taglio delle nostre tasse crea crescita, mentre investire su di voi farà gonfiare il debito e manderà il paese in bancarotta; che noi contiamo, e voi no. Per migliaia di anni, queste storie sono state etichettate come diritto divino. Oggi abbiamo l'economia dello sgocciolamento. Ovviamente, tutte queste storie sono raccontate a nostro uso e consumo. Noi plutocrati dobbiamo riconoscere che sono stati gli Stati Uniti a renderci come siamo, non il contrario; che una robusta classe media è la fonte della prosperità nelle economie capitaliste, non la conseguenza. E non dovremmo mai dimenticare che anche il migliore di noi, nelle peggiori circostanze finirebbe a piedi nudi, sul ciglio di una strada sporca, a vendere frutta. Amici plutocrati, credo sia venuto il momento per noi di impegnarci nuovamente per il nostro paese, di impegnarci in un nuovo tipo di capitalismo che sia più inclusivo e più efficace, un capitalismo che assicuri all'economia americana di rimanere la più dinamica e fiorente nel mondo. Difendiamo il nostro futuro, quello dei nostri figli e dei loro figli. L'alternativa è non fare niente, nasconderci nelle nostre comunità recintate e nelle scuole private, goderci i nostri aerei e yacht -- sono divertenti -- e aspettare i forconi. Grazie".



mie le sottolineature :-)








Interessantissime (come sempre) analisi
Dal Blog Orizizonte48 


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